"Come mai non riesco a dimagrire??? Eppure mangio poco!!!"

Quante volte mi è capitato di sentire questa domanda...
Naturalmente il primo pensiero è "Beh, bisogna vedere quant'è questo poco..."
In realtà nella maggior parte dei casi la persona mangia davvero poco. Niente di più sbagliato. Specialmente se l'obiettivo è dimagrire.
Il nostro corpo è una macchina perfetta che ogni giorno cerca di rimediare ai nostri numerosi errori. Ed è esattamente quello che fa quando mangiamo poco. Il nostro corpo, nonostante milioni di anni trascorsi dalla comparsa dell'uomo sulla terra, ha mantenuto ancora i suoi comportamenti primitivi. Reagisce istintivamente, come per proteggersi, a quello che giudica come l'inizio di un periodo di carestia, cercando in qualche modo di sopravvivere alla minaccia della mancanza di cibo.
Più o meno lentamente il corpo inizia a modificare il suo metabolismo, ovvero il quantitativo di energia necessario a svolgere le attività della vita di tutti i giorni. Questo perché vedendosi arrivare meno carburante di quanto necessiti in realtà, pensa: "Oh, qui mi sa che è meglio che iniziamo a risparmiare perché sennò finisce male".
Il problema maggiore è che il metabolismo rallenta molto in fretta e non altrettanto velocemente riesce a tornare ai suoi livelli normali. Inizia così un circolo vizioso che porta ad una distruzione delle masse muscolari e in minuscola parte di una perdita di massa grassa. Questo rallenta ulteriormente i consumi in quanto la masse muscolari sono importanti acceleratori del metabolismo (non a caso la prima azione da intraprendere in questi casi è iniziare un'attività fisica leggera ma costante e quotidiana con il fine di recuperare la massa muscolare persa).

Cosa deve fare il professionista in queste situazioni?
1. riportare il metabolismo ai suoi livelli normali attraverso un'alimentazione normocalorica studiata a misura della persona accompagnata da un adeguato allenamento fisico quotidiano
2. solo in un secondo momento attuare un'alimentazione ipocalorica per incentivare il dimagrimento
E' necessario riportare il metabolismo ai livelli normali e solo successivamente attuare un regime alimentare ipocalorico che prima non avrebbe avuto successo. Pertanto è fondamentale che vi sia una programmazione accurata del percorso dietetico da parte di un professionista e non un'improvvisazione o peggio ancora una dieta "fai da te".

Cosa aspettarsi quindi da un bravo professionista?
1. una corretta anamnesi alimentare e patologica
2. il calcolo dei fabbisogni energetici
3. le misurazioni antropometriche
4. l'elaborazione del piano dietetico
5. i controlli periodici
Ogni individuo ha delle esigenze diverse e pertanto l'unico approccio possibile è quello individuale e personalizzato che faccia attenzione alle abitudini di vita, alimentari, eventuali patologie, agli esami ematochimici (volgarmente "esami del sangue") e a tutti quegli elementi che ci rendono completamente diversi gli uni dagli altri. Attenzione quindi alle diete estreme che spesso peggiorano la situazione, alle diete "fai da te", ai professionisti o presunti tali che non verificano il Vostro stato di salute prima di impostare un piano alimentare o ancor peggio che vi rifilano un piano alimentare prestampato...